lunedì, luglio 16, 2007
Da sdraiati, anche un nano è un watusso
O vado a correre, vista la trippa mangiata ieri sera a Buti,
o mi tocca pulire la casa, visto il casino accumulato.
Stasera non è serata.
Meglio così, non può che migliorare
Roba nova
Avete mai pensato che tipo puoi anche lavorare tutto il giorno senza andare a scazzare su internet?
Oggi 2 nuovi utenti motivazionale..quasi quasi fondo una community
Domanda che mi affligge: se scrivi "MOTIVAMI su MARCO LUANA" devo rendere 0,19€?
sabato, luglio 14, 2007
L'inquietante mondo degli psicopatici (William March)
venerdì, luglio 13, 2007
Zanzariere salvavita
Oggi mi montano le zanzariere.
Direi che a questo punto la casa in campagna è veramente pronta.
Inoltre, in un venerdì che ha già detto tutto quello che aveva da dirmi, riesco a trovare una scusa per togliermi da qui e farmi un sano pomeriggio a casa.
MOTIVATISSIMO
giovedì, luglio 12, 2007
È veramente grossa..
Considerazioni prima di uscire
La prima (e unica) volta che ho fatto costellazioni familiari, la psicologa del gruppo mi colpì dicendo che la maggior parte delle esperienze non siamo più in grado di sentirle per quello che sono realmente state. Ogni volta che le raccontiamo, il ricordo si modifica sulle parole e alla fine queste prendono il posto delle emozioni e delle sensazioni che abbiamo realmente vissuto.
Lei dette il consiglio di non parlare delle sensazioni, ma di raccontare i fatti per quello che sono. E mai di andare a intaccare il livello emozionale che è proprio di ognuno e non è trasmissibile oralmente.
Matteo dice che parlo per paradigmi, quando scopro cosa vuol dire lo mando in culo.
Sottostintino
Da oggi attiva la carta AUTOMOTIVATI.
Invia il tuo SMS con su scritto "Motivami" per avere la tua motivazione sul cellulare a portata di mano.
Attiva per tutta l'estate, aut.min.ric.
mercoledì, luglio 11, 2007
Ricordi del maestro
Mi ricordo bene il concerto di Fossati a Pisa.
Prima della canzone "come i treni a vapore" il maestro parla.
C'è un momento, un istante esatto, in cui il dolore scompare.
Non è legato a ciò che stai facendo o ciò che hai fatto, è come quando ingoi una grossa sorsata d'acqua.
La senti passare, percorre tutto l'esofago e tutte quelle vie di cui non conosco il nome. Ti spacca dentro.
Cerchi di fare in maniera che faccia meno male, ma non ci puoi fare nulla.
Deve fare il suo corso..ma poi passa.
In un istante passa.
Non è un lento migliorare, ma è un istante che poi ti ricordi.
E lo sai, che in quel momento tutto si è sciolto.
martedì, luglio 10, 2007
Lavoro
Allora un contadino disse: Parlaci del Lavoro.
Ed egli rispose, dicendo:
Voi lavorate per mantenere il passo con la terra e con lo spirito della terra.
Poiché stare in ozio è diventare estraneo alle stagioni,
e allontanarsi dal corteo della vita che avanza maestosa e con fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando voi lavorate siete un flauto che attraverso la sua anima trasforma in musica il mormorio della vita.
Chi vorrebbe essere una canna muta, quando tutte le altre cantano all'unisono?
Vi è stato sempre detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate compite una parte del sogno più avanzato della terra,
che fu assegnata a voi quando quel sogno nacque.
E che sostenendo voi stessi col lavoro amate in verità la vita,
E che amare la vita nel lavoro è vivere intimamente con il più intimo segreto della vita.
Ma se nella vostra sofferenza dite che nascere è un tormento e sostentare la carne una maledizione scritta in fronte,
io vi rispondo che nulla tranne il sudore della fronte laverà ciò che vi è scritto.
Vi hanno anche detto che la vita è tenebre, e nella vostra stanchezza fate eco a ciò che dissero gli stanchi.
E io vi dico che la vita è davvero oscurità se è priva di slancio,
E che ogni slancio è cieco se non v'è conoscenza,
E ogni conoscenza è vana, se non v'è l'operare,
E ogni opera è vuota se è priva dell'amore.
Quando operate con amore legate voi a voi stessi, e l'uno all'altro,
e a Dio.
. . . . .
E che cos'è operare con amore?
È tessere la stoffa con i fili del cuore, come se anche chi amate dovesse indossarla.
È costruire una casa con affetto, come se anche chi amate dovesse abitarla.
È seminare con dolcezza e mietere il grano con gioia, come se anche chi amate dovesse mangiarne.
È impregnare ogni cosa che plasmate con un soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i morti benedetti vi stanno intorno e vi osservano.
Vi ho udito spesso dire, come parlando nel sonno,
"Chi scolpisce nel marmo, e vi ritrova la forma del suo animo, è più nobile di chi ara la terra;
E chi afferra l'arcobaleno e lo distende su una tela nelle sembianze
di un uomo, è maggiore di chi fabbrica i sandali per i nostri piedi".
Ma io, non in sonno, ma nella più lucida veglia meridiana,
vi dico che il vento non parla più soavemente alle querce giganti che al più minuscolo filo d'erba;
E che grande è soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal suo amore.
L'opera è amore che si fa visibile.
Se non potete lavorare con amore, ma solo con riluttanza,
allora è meglio lasciare il lavoro e sedere alla porta del tempio e accettare elemosine da chi lavora con gioia.
Perché se fate il pane con indifferenza, farete un pane amaro che nutre solo a metà.
E se spremete l'uva con astio, il vostro astio distillerà un veleno nel vino.
E se anche cantate come angeli, e non amate il canto,
chiuderete le orecchie dell'uomo alle voci del giorno e della notte.
sabato, luglio 07, 2007
venerdì, luglio 06, 2007
Aforismi
giovedì, luglio 05, 2007
Insonnia
Intanto in un attacco di insonnia ho creato..

E alle 2 ero a spiegare cosa sono le costellazioni familiari, in preda ad un delirio di onnipotenza.
Ottimo direi..
mercoledì, luglio 04, 2007
Decorazioni 9
Spugnatura: tecnica molto sofisticata per dare un effetto che non so quale sarà ad un angolo di casa che non so come verrà.
Mi servirebbero dettagli tecnici, ma non ho trovato in edicola il manuale per le spugnature. Ci sono cose che devi provare per vedere come vengono, non sperando che sia "buona la prima".
Dopo la creazione varie scelte, in funzione di come viene il lavoro.
Per come sono ora, l'imbianchino è l'ultima.
Stasera mi cimento.
Suggerimenti sono ben accetti.
martedì, luglio 03, 2007
Le mie parole
Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose indimenticate
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate...
Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare
Sono notti interminate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate