mercoledì, agosto 16, 2006

Le età, il fiore, la corsa

Sono arrivato alla terza decade (e non decàde, ancora no), novità nessuna. Nessun trentennium bug. Cose da fare prima dei trenta: le stesse del dopo trenta.
Chi si dà traguardi con l'età non c'ha capito proprio nulla. Età anagrafica, età biologica: i Gigena erano minorenni quando sono venuti a Livorno. Arnold è nato vecchio. E che dire di John Nash?

C'è un fiore che a New York è fiorito in questi giorni. Viene da Sumatra, dice. Dice fiorisce una volta ogni trent'anni, è uno spettacolo, dice. Però puzza. Si fa la fila per annusarlo, ma puzza lo stesso. E per risentirlo puzzare bisogna aspettare altri trenta anni. Però è fantastico sapere che non lo rivedi per i prossimi trent'anni, magari non lo senti neanche puzzare. E vivi ricordandotelo e aspettando i prossimi trent'anni. Aspetta, ora viene.
Magari vado a Sumatra. Lui non c'è, ma per il fratello più giovane dovrebbe essere questione di poco.

Le ferie sono finite. Io le mie me le sono giocate per il basket e ora lavoro e vado (poco) sugli scogli il sabato e la domenica. Quasi, quasi l'ultimo dell'anno vado con PP alle Maldive. Caldissimo.
Per ora faccio finta di non invidiare chi è partito. Che palle sapere che il 90% delle persone che conosci è in vacanza e te sei prigioniero dei calcoli..non tuoi, ma quelli di un signore che ha deciso che si matura nemmeno tre giorni al mese di ferie. Kunta Kinte era più libero.

Ieri sono andato a correre..sono come il fiore, a trent'anni rifiorisco, vediamo quanto dura, mi sa che tra poco mi richiudo e per la prossima corsa ci si vede a Sumatra.

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