Sono lamina tagliente
sono spillo acuminato
son veleno di serpente
sono tigre indiavolato.
Sono lacrime e coltelli
sono il pugno senza fiato
sono il buono dei fratelli
che da oggi è il più spietato.
Me ne fotto del pensiero
di chi un tempo m'ha creato
sono il rosa, ora in nero
sono chi non ho mai amato.
Mi dispiace, miei signori
non è un gioco, non è il fato
sono tutti i miei dolori
che mi hanno trasformato
in qualcosa che non ero
che non ho mai ricercato
ma ora volgo verso il vero
il cammino mio ammaestrato.
E se posso dispiacere
per qualcosa che sarò
non è il fumo non è il bere
ma è il me che me farò.
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