Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perchè quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole nè luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fosse fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia.
Murakami Haruki, "Kafka sulla spiaggia"
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5 commenti:
bello eh???
Bello è dire poco, diretto, dolce, ma crudo..anche se la valutazione polacca non vale.
L'ultima volta che sono venuto qui, ho trovato avvincente anche travaglio. Sarà che a pranzo mi hanno portato la pizza col pollo e il mais.
Se una cosa succede da Quelli della Notte, il giorno dopo danno fuoco al locale.
ieri ne ho comprato un altro di lui...aspetto un po' a leggerlo non vorrei fare indigestione prima di averne letti un po'...
Quando torni???
Venerdì sera.
Io nel frattempo sto leggendo anche "La barriera senza porta". Lo finisco per scelta, poi però avrò materiale per un bel barbeque zen.
Bello, ma tienilo fuori catalogo !ti consiglio di memorizzare qualcosa di più breve da recitare al gentilsesso ( sai, tengo parecchio ad AngBS )....non vorrei che perdessi l'attimo giusto tra una strofa e l'altra , dal momento che , ormai celebrato da tutti come l'uomo dal breve ma mirabile aforisma semprepronto , potresti perdere lo smalto prima che Villa simonetti sia pronta....
Magna cum benevolentia.mlsc
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